mercoledì 16 dicembre 2015

Le Sette opere di Misericordia

Le sette opere di Misericordia è uno dei dipinti più importanti del Caravaggio. Conservato presso il Pio Monte della Misericordia di Napoli, è stato  realizzato, con la tecnica dell'olio su tela,  tra la fine del 1606 e l'inizio del 1607 e consegnato ai committenti il 9 gennaio di quell'anno. Questo dipinto non fa altro che rappresentare le "sette opere di Misericordia corporali”. Fu commissionato dal Pio Monte (un gruppo fondato nel 1601 da 7 giovani aristocratici napoletani che davano conforto a poveri, ammalati e carcerati).



Autore: Caravaggio - Tecnica: olio su tela - Dimensioni: 390x260cm - Anno: 1906/1907 - Conservata: Pio Monte della Misericordia, Napoli


Descrizione dell'opera


Anche se all'apparenza l'opera sembra rappresentare una semplice scena di genere ambientata in un tipico vicolo di Napoli, si può dire che l'opera è divisa diverse scene differenti, che vanno a rappresentare le sette opere corporali di misericordia.

Queste sono cosi raffigurate:
  •  "Seppellire i morti"
Questa scena è raffigurata sulla destra, un uomo con una fiaccola in mano che trasporta un cadavere verso il suo sepolcro, di cui sono visibili solo i piedi. Particolare che ci fa intendere la presenza di un cadavere anche se sono raffigurati solo i piedi, è il colore che hanno quest'ultimi, che appaiono molto lividi.




  • "Visitare i carcerati" e "Dar da mangiare agli affamati"
Queste due opere sono concentrate in un'unica scena rappresentata sulla destra, dove si può notare un uomo (un carcerato) che viene nutrito e preso in cura da una donna.





  • "Vestire gli ignudi" e  "Curare gli infermi"
Anche in questo caso queste due opere misericordiose vengono rappresentate in unica scena posta sulla parte sinistra del quadro, dove si può notare un giovane cavaliere che fa dono del mantello ad un uomo visto di spalle.







  • "Dar da bere agli assetati"

Questa opera è rappresentato anch'essa alla sinistra del quadro ed è identificabile osservando la scena che raffigura un uomo che beve da una mascella d'asino. Particolare è la rappresentazione delle gocce sulla barba dell'uomo che vanno a rappresentare la messa in atto dell'opera misericordiosa.






  • "Ospitare i pellegrini"
Questa opera è riassunto in due scende differenti poste sulla sinistra nel dipinto: una l'uomo in piedi all'estrema sinistra che indica un punto verso l'esterno, ed un altro che per l'attributo della conchiglia sul cappello è facilmente identificabile come un pellegrino.



Non meno rilevante è la presenza della ''Madonna con il bimbo in braccio attorniata da angeli'', che viene vista come un supervisore delle scene. Particolare importante è l'ombra che proietta la madonna con le figure celesti soprattutto sulla prigione, che vanno ad indicare una presenza concreta e terrena.



Un tema tutt'altro che passato: Le sette opere di Misericordia

La misericordia, in particolare le sette opere, sono il tema principale che illustra Caravaggio in questo dipinto tanto da prendere il medesimo nome. Come specificate già in precedenza, le sette opere di misericordia sono:

1 - Dar da mangiare agli affamati

2 - Dar da bere agli assetati

3 - Vestire gli ignudi

4 - Alloggiare i pellegrini

5 - Visitare gli infermi

6 - Visitare i carcerati

7 - Seppellire i morti

Quello delle opere di misericordia non è stato soltanto un tema ricorrente nel passato, ma lo è stato anche nel recente passato; infatti è stato tema principale e titolo di un famoso film "Le sette opere di Misericordia"(2011). Questo narra di Luminiţa,, una giovane clandestina che vive ai margini di una baraccopoli, ha un piano per uscire dalla sua situazione. Per portarlo a termine si imbatte in Antonio, anziano malato e misterioso. Lo scontro tra i due è inevitabile e duro, dalle conseguenze inattese. Il tema delle sette opere è centrale all'interno del film, infatti ogni opera dà il nome ad ogni scena del film.



"Le sette opere di Misericordia" Film publicato il 20 gennaio 2011

Ma l'importanza di questo tema si può notare dal fatto che il papa lo ha definito il fulcro del giubileo straordinario che è stato istituito l'8 dicembre e terminerà il 20 novembre 2016. Questo giubileo, detto giubileo della misericordia, ha lo scopo di perdonare tutti i fedeli dai peccati, mettendo in pratica le sette opere misericordiose. Questo fa capire l'importanza di questo tema, ancora centrale e attuale nella società moderna, ma fulcro anche di tanto studio e di tante opere tra cui proprio il capolavoro del Caravaggio.


8/12/15 Papa Francesco dichiara aperto il giubileo straordinario della Misericordia 





       Bibliografia:  

  •  https://it.wikipedia.org/wiki/Sette_opere_di_Misericordia
  •  https://www.youtube.com/watch?v=GrTeQzZ2YOA
  •  https://www.youtube.com/watch?v=DYSAP4Xjz1s
  •  https://it.wikipedia.org/wiki/Giubileo_straordinario_della_misericordia



                                                                                                Vito!





lunedì 19 ottobre 2015

La Luce Nel Barocco

L'arte di questo periodo, nata come risposta al protestantesimo, assunse un ruolo di grande importanza per la diffusione al popolo delle idee controriformiste e venne usata come mezzo per ricondurre il popolo alla dottrina cattolica. L'arte barocca aveva il compito di toccare direttamente l'animo e i sentimenti della gente e per far questo era necessario che essa assumesse forme grandiose e monumentali. Il gusto barocco si diffuse però non solo nei paesi cattolici, ma le sue caratteristiche si ritrovano anche nei paesi protestanti. Caratterizzano lo stile barocco la ricerca del movimento, dell'energia, accentuando l'effetto drammatico delle opere attraverso i forti contrasti di luce e ombra sia delle sculture che delle pitture. Anche in architettura è evidente la ricerca del movimento attraverso superfici curve e ricche di elementi decorativi e i forti contrasti di luce e ombra.

    
   
·     La Pittura Barocca e L’uso Della Luce



Caravaggio,
 “Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi”, 
1600. 
Olio su tela, 268 x 197 cm. 
Già Palermo, Oratorio di San Lorenzo..
Nella pittura barocca le ombre sono inghiottite dagli sfondi scuri o esaltate all’estremo nelle scene di notturno: la luce diventa luce di candela, bagliore o riflesso notturno. La pittura settecentesca riscopre la luce diurna e solare e una nuova gamma di colori, schiarendo ogni ombra. Gli impressionisti infine enfatizzano il colore delle ombre, 
"La cupola di S. Andrea della Valle" 
Roma (tra il 1621 ed il 1625).
osservando che solo raramente sono grigie, 
e che esse esibiscono il più delle volte delle tinte che possono variare a seconda dei colori dell’ambiente circostante. Sarà la pittura fiamminga a rappresentare per la prima volta con straordinaria precisione la fonte di illuminazione nella scena 
Caravaggio, 
"Crocifissione di San Pietro", 1601. 
Olio su tela, 230 x 175 cm. 
Roma, Basilica di Santa Maria del Popolo.
dipinta. L’applicazione delle conoscenze sulla rifrazione e la riflessione, nella pittura fiamminga non è solo espressione di realismo pittorico: l’ottica diventa quasi un linguaggio, una traccia che guida lo sguardo dell’osservatore in una sorta di viaggio ottico attraverso gli effetti di ombre, riflessi e rifrazioni. Ma luci e ombre, anche se rappresentate in maniera incoerente prima delle scoperte dell’ottica e della prospettiva, hanno da sempre aiutato i pittori a rendere più realistici gli oggetti e lo spazio dipinti. La prima opera pienamente "barocca", in cui si trovano tutte le caratteristiche di questo stile (tra caravaggismo e classicismo), è la decorazione della cupola di Sant'Andrea della Valle di Giovanni Lanfranco (1625-27), non a caso un parmense, che riprendeva e aggiornava ai contributi più innovativi la lezione delle cupole del Correggio nella sua città. In questo enorme affresco lo spazio reale è esaltato dalla creazione di cerchi concentrici fluidi e instabili, in cui i personaggi si muovono liberamente e, grazie alla luce, creano un senso di rotazione ascendente che ha il suo culmine al centro e simula un'apertura diretta verso il paradiso celeste. Importante è anche il Michelangelo Merisi da Caravaggio con le sue opere come  
“Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi” e 
“ Crocifissione di San Pietro”.











·       La Scultura Barocca E L’uso Della Luce

“Apollo e Dafne” (Gian Lorenzo Bernini)
1622-1625, Marmo, 243 cm
Galleria Borghese, Roma
“David” (Gian Lorenzo Bernini)  
1623 – 1624, Marmo ,170 cm
Galleria Borghese, Roma didascalia
La scultura barocca arricchiva l'interno e l'esterno di edifici e chiese e venivano usati numerosi tipi di materiale accostati in maniera diversa per ottenere effetti policromi: marmi di diversi tipi, stucchi dorati, bronzi, e grandi specchiere. Il più importante scultore Barocco fu Gian Lorenzo Bernini abile nel lavorare il marmo conferendogli effetti di tensione drammatica e grande teatralità ottenuti attraverso i contrasti di chiaroscuro e l'illusione coloristica e i vari giochi di luce. Accanto alla grande produzione scultorea, da tenere in considerazione in questo periodo anche la produzione minore consistente in sculture per presepi in terracotta o legno e in statuette di porcellana. Nella scultura barocca, i gruppi di figure vennero ad assumere una nuova importanza; le forme umane, con movimento dinamico e drammatico, si muovevano a spirale intorno ad un vortice vuoto centrale, o si dirigevano verso l'esterno nello spazio circostante. La scultura barocca aggiunse caratteristici elementi extra-scultorei, come ad esempio l'illuminazione a scomparsa, o fontane d'acqua o effetti stravaganti, come tendaggi turbinanti o brillanti dorature.



    ·       L’Architettura Barocca E L’uso Della Luce





“Chiesa Del Gesù” A Roma (1584)
“Chiesa Di San Carlino” Roma
Caratteristiche fondamentali dell’architettura Barocco sono le forme plastiche, la predilezione per le linee ricurve, anche in pianta, le composizioni spaziali complesse, l'impiego di pittura, scultura e stucco nella composizione architettonica, il sapiente uso della luce naturale, l'accentuazione scenografica, e l'uso di specchi e materiali preziosi. Le architetture barocche presentano strutture tutt’altro che semplici; infatti queste ci appaiono molto sofisticate e piene di decorazioni che, insieme soprattutto all’integrazione della luce naturale e dei suoi giochi compongono una scenografia fantastica. Questo però non accadeva sempre, infatti molte volte c’era un esagerazione nell’uso di questi elementi da parte dell’artista facendo cadere nello sgradevole l’opera.

“Baldacchino di San Pietro”  Roma      





                                                                                                        Vito!